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sabato 5 ottobre 2013

#9 - Alone again..

Premetto che questo sarà un post "triste" o "full of sorrow".
Sapevo già, quando sono partita, che non sarebbe stato tutto rose e fiori. Lo sapevo. E lo sapevo perchè la vita di un Exchange Student non è affatto facile. Pensateci. Ognuno di noi Exchange Student prende una delle decisioni più importanti della sua vita, forse prende la prima tra le decisioni più importanti della sua vita: andare a studiare all'estero durante l'High School. Lascia la propria famiglia, la propria casa, i propri amici, la propria vita per... fare un salto nell'Incognito.
Io ho sempre avuto terrore dell'Incognito e spesso mi chiedo "Hey Carola, tu hai sempre detto di avere paura dell'Incognito e ora sei qui, in Canada, a 8.506 km di distanza e con 9 ore di fuso orario da... tutto. La tua vita, la tua famiglia, i tuoi amici. Tutto. ARE YOU KIDDING?!" Ma poi penso che forse è proprio questa paura dell'Incognito che mi ha spinto a prendere la decisioni di partire, di venire qui, in questo posto splendido. Forse è proprio per sconfiggere questa paura che l'ho affrontata, senza neanche pensarci molto, senza rifletterci. Mi è venuto in mente dopo che io, quella che è terrorizzata dall'Incognito, lo stava affrontando di petto, gli stava andando incontro, lo stava affrontando faccia-a-faccia.

E dunque ora sono qui. Per adesso non è stato molto triste questo post, ma lo diventerà. Dicevo che ero partita sapendo che sarebbe stata dura. Vivere in una casa che non è la mia, con una famiglia che non è la mia, in una nuova scuola, con nuovi prof, nuovi compagni, nuovi amici, nuove materie.
Lo  sapevo, ne ero cosciente. Ma forse, in fondo in fondo, speravo che la mia sarebbe stata l'esperienza perfetta.

E devo dire che la mia esperienza, dopo poco più di un mese è quasi perfetta. Già, quasi.
La scuola perfetta, proprio come nei film americani.. lockers, TERRIBLE locks, students that swap classes, lunch time (sometimes on the grass), trips, events... I<3Carney!!
E con gli altri ragazzi mi diverto troppo! Sono (quasi) tutti strasimpatici e strafortissimi e stranordamericani anche! Ma, fortunatamente, i Canadesi non sono super-iper-ultra sportivi, almeno la maggiorparte non lo è.

Abbiamo appena avuto Walk-a-thon, lo scorso venerdì, ed è stato semplicemente... fantastico!! Abbiamo camminato 15 km (7.5 all'andata e 7.5 al ritorno). Durante il ritorno ci siamo divertiti come pochi, perchè ci siamo messi a parlare di Funny Expressions! che si possono trovare in inglese, italiano e francesce. Arrivati a scuola ho avuto una grossa "sorpresa": c'era Collin!!! Mi aveva detto che avrebbe cercato di venire, ma lui vive e lavora a North Vancouver, per quanto ci sperassi davo quasi per certo il fatto che non sarebbe riuscito a venire. E invece era lì! E ha conosciuto Shannon e ci ha scattato una foto insieme come "Walk-a-thon Memory".
Prese alcune cose dall'armadietto e ritirato il nostro ghiacciolo-premio, io e Collin siamo andati a pranzo. Mi ha offerto il pranzo, nonostante avessi il mio panino. MA QUANTO E' TENERO?! Ok, per chi non lo sapesse, io adoro Collin! E' il mio Guardian (che non è la stessa cosa di Host Family!), lui ha qui lo stesso ruolo che hanno i miei genitori in Italia, e questo perchè sono molti i documenti da firmare, per qualsiasi cosa, e se tutto dovesse andare in Italia e por tornare in Canada non si finirebbe più! However, Collin è la persona di cui più mi fido qui a Vancouver, la persona che più si interessa a me, la persona a cui parlerei se fossi in difficoltà o se avessi qualche problema.

Ed è proprio questo quello che ho fatto venerdì. Avevo precedentemente scritto una mail a Collin che avevo bisogno di parlargli riguardo alla mia famiglia e vederlo a scuola venerdì mi ha riempito di gioia! avevo parlato con i mie genitori e con il mio tutor, of course, ma loro non potevano fare nulla per me... Collin era l'unico che avrebbe potuto aiutarmi. Durante il pranzo gli ho detto tutto, ma proprio tutto! Solitamente i ragazzi cambiano famiglia subito, perchè capiscono subito che c'è qualcosa che non va... Io ero solita adorarli, mi piacevano molto! E' vero, alle volte mi lasciavano da sola a casa e più delle cose base non hanno mai fatto, ma forse pensavo che fosse normale. Poi sono andata al Grade 12 Retreat, e lì mi si sono aperti gli occhi e ho visto la realtà. Molti ragazzi del mio gruppo, durante la condivisione, hanno detto che avevano una famiglia who doesn't care about them (non c'è una parola italiana che fits better that this!) e io ho riflettuto, ho riflettuto molto. Mi sono rattristata per quei ragazzi, perchè la stessa cosa stava capitando a me. E' terribile quando ti senti solo, completamente solo, quando vedi e soprattutto percepisci che neanche i tuoi genitori, che ti hanno dato la vita, ti amano e sono orgogliosi di te e si prendono cura di te... Questi host parents fanno lo stesso con me. Per loro potrei fare quello che mi pare, perchè nonostante avessero assicurato ai miei genitori che mi avrebbero trattato come una figlia, loro non si interessano a me e, soprattutto, non mi prendono neanche un briciolo cura di me.
Ma alla fine io sono fortunata. Sì, ho pensato che sono molto fortunata. Perchè mi trovo nella stessa situazione di molti altri ragazzi, ma questa non è la mia famiglia, è solo una famiglia che mi ospita, che mi procura una casa e del cibo per questi mesi. Io sono fortunata perchè la mia vera famiglia, i miei veri genitori sono i migliori genitori che mi potessero mai capitare. Loro sempre mi dicono e mi mostrano il loro affetto e sempre sono orgogliosi di me. Loro sì che si prendono cura di me, si prendono moltissimo cura di me, e non perchè sono una figlia unica, ma perchè loro mi hanno desiderato davvero e si prenderebbero cura di me allo stesso modo se avessi altri fratelli o sorelle.

Mi sto dilungando un sacco... However! Ho detto tutto a Collin, compreso il fatto che la mamma è tutto il giorno al lavoro e il papà è praticamente sempre a casa, cosa che ha sorpreso molto Collin, perchè loro erano a conoscenza del fatto che il papà avesse un lavoro stabile e che la mamma fosse una casalinga. E, devo ammettere, non mi sembra che la cosa sia piaciuta molto a Collin, anche perchè mi ha detto che le famiglie sono tenute ad informarli di eventuali cambiamenti nella loro situazione lavorativa e finanziaria.
Lui mi ha detto che ho tre possibilità:
  • parlare con la famiglia da sola, se ritengo che questo possa cambiare le cose
  • parlare insieme a Collin con la famiglia, se ritengo che questo possa cambiare qualcosa
  • cercare e visitare altre possibili famiglie, anche a insaputa della mia attuale famiglia.
Alla fine abbiamo optato per la terza opportunità, perchè, come mi ha detto Collin, la famiglia è una parte importante del programma ed è vero che non mi tratta male, ma se io non mi trovo bene (e gli ho parlato soprattutto del fatto che litigano spessissimo) non devo aver problemi o sentirmi in colpa a voler cambiare famiglia. questa è la mia esperienza e e devo poter ricavarne il 200%!

Dunque, ora aspetto lunedì. Spero che Collin parli subito con il Placement Staff e che mi informi il prima possibile di come procedono le cose.

Tutto ciò che desidero è una famiglia who cares about me e che mi aiuti a rendere quest'esperienza indimenticabile! Desidero una famiglia con cui fare tante cose, una famiglia come quelle che hanno gli altri Exchange Student... una famiglia che mi renda completamente partecipe della propria vita, una famiglia che mi porti a visitare la città, a vedere l'oceano, a passeggiare a Stanley Park, e anche stare qualche volta a casa, ma come famiglia! Cucinando insieme, parlando, scherzando. Desidero una famiglia, una vera famiglia. Chiedo forse troppo?

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